Pino Calautti è il fondatore di ‘Aspettando Godot’… viene spontaneo il riferimento al ‘teatro dell’assurdo’, dalla valorizzazione alla tutela e al recupero Culturale della Canzone d’Autore Italiana.
Qual è la ‘nota’ che dà il via a questa associazione?
E’ un’associazione nata 5 anni fa e che si ripropone la tutela culturale di quegli artisti della storica canzone d’autore che non godono i favori dei media in quanto poco “vendibili e spendibili” per il mercato. Si tratta di artisti che hanno dato tanto alla scintilla originaria che generò la canzone d’autore negli anni ’70.
Perché questo nome?
Il nome si rifà un po’ alla famosa opera di Samuel Beckett e un po’ all’omonima canzone di Claudio Lolli che riteniamo uno tra i cantautori più importanti del panorama musicale italiano. ‘Aspettare Godot’ in fondo significa aspettare qualcuno, qualcosa che non arriva mai, caratteristica classica dei sognatori. Infatti il quotidiano La Repubblica ci ha definiti “l’associazione dei sognatori”…
Difatti ‘Aspettando Godot ‘ è l’opera più famosa di Beckett. Ma è anche il titolo del primo album di Claudio Lolli. Siamo nei primi anni ’70. Ripercorrendo mentalmente questi anni, cos’è cambiato ora nella musica?
La musica è cambiata così come è cambiato il cuore della gente in generale, non si cercano più le utopie e i sogni, e nessuno pensa più di poter cambiare il mondo anche con le canzoni e una chitarra… L’attenzione del pubblico poi si è spostata verso tutto quello che “non fa pensare” preferendo la massificazione stile ‘Grande Fratello’ o ‘X-Factor’… Per questa e altre ragioni, la nuova canzone d’autore, composta da giovani anche veramente in gamba, fa fatica a trovare il pubblico disposto ad ascoltare… In sintesi è cambiato solo il fatto che negli anni ’70 c’era la predisposizione ad ascoltare, che poi è svanita lasciando il posto a cose più leggere che evaporano in poco tempo.
“D’Autore e d’Amore”, la canzone cantautoriale ‘DOC’ però non è solo questo…
La canzone cantautoriale DOC riguarda certo anche artisti di riconosciuta fama, autentici idoli per gli appassionati…., ma anche sorretti da forti spinte mediatiche per la loro accertata vendibilità.
Ora è tutta una legge di mercato…
Noi preferiamo rivolgerci alla tutela culturale di coloro che pur essendo altrettanto bravi, sono ora relegati in una nicchia.
C’è qualcosa che manca o che semplicemente vorresti per la tua associazione?
…sinceramente, la cosa che desidero di più è che gli assessorati alla cultura dei comuni ci concedessero maggior fiducia senza costringerci a sacrifici “mostruosi” per portare avanti i nostri programmi. Siamo un po’ un paradosso, godiamo di un grande seguito sul web, ai nostro concerti arriva pubblico di appassionati da tutta Italia, ma nella realtà non godiamo di appoggi né sponsor, ancor meno di raccomandazioni… Ciò che desideriamo è riuscire a trovare maggiori opportunità per i nostri concerti, tenendo ben presente che per l”Associazione Aspettando Godot’ non esiste alcuno scopo di lucro. La nostra è passione pura e mi auguro per il futuro che questo nostro impegno venga maggiormente riconosciuto dagli enti istituzionali preposti alla Cultura.
L’appuntamento è per il 25 e 26 Agosto. Due sere di musica “d’Autore e d’Amore”. Cosa ci anticipi?
L’evento è inserito nelle manifestazioni estive del Comune di Bordighera. L’appuntamento è quindi per il 25 e 26 Agosto, nei giardini della chiesa Anglicana di Bordighera, dove Mimmo Locasciulli e Tito Schipa Jr riproporranno al pianoforte i brani più importanti che hanno contraddistinto la loro lunga carriera. Claudio Lolli invece si esibirà accompagnato dalla band degli “Zingari Felici”, Danilo Tomasetta al sax, Roberto Soldati alla chitarra elettrica e Paolo Capodacqua alla chitarra acustica. Flaco Biondini sarà accompagnato da Oscar Del Barba alle tastiere e fisarmonica.
Ad aprire le due serate saranno rispettivamente Angelo Delfino e Gian Luigi Ago.
Sarà una grande festa per gli appassionati della Storica Canzone d’Autore che ritroveranno alcuni tra gli artisti che fin dagli anni 70 non hanno mai smesso di regalarci emozioni con la loro poesia in Musica e Parole.
L’ultima domanda la lascio a te: che cosa ti chiederesti?
Mi chiederei: “Ma chi ve lo fa fare di mettere in campo tanti sacrifici per questa barricata culturale?”
Mi risponderei, citando una canzone di Claudio Lolli, “Non è solo una questione d’amore, è qualcosa di più…”