Da dove si partirebbe se un buon giorno un cantante, un bassista e un chitarrista decidessero di creare una band? Sicuramente da requisiti comuni o quantomeno anche solo dal genere per cui si sceglie di suonare. Beh diciamo che per i Porfireon non si è trattata nè di questa o di quell’altra ipotesi, ma della più disparata e vincente partenza: la loro band è nata per pura coincidenza.
Capita spesso di interrogarsi sui vari casi della vita e quello dei Porfireon ha un’irriverente storia da raccontare. Iprotagonisti della curiosa coincidenza sono prima tre, che in seguito diventeranno cinque. Riccardo, il cantante dei Porfireon, nella vita è titolare di un’attività di elettronica, Pino, management della band ed ex karateca e informatico e infine Roberto, pianista e bassista, tecnico ufficiale per prove e concerti, oltre che nella vita. La musica (e non è poco) come conduttore tra i tre artisti che cinque anni fa decidevano di intraprendere un progetto insieme. Come nasce il vostro incontro casuale da cui è nata la band? “Al rientro dal Cile, all’incirca sei anni fa”, introduce Riccardo, “Pino mi ha invitato a sentirlo in concerto…” – Pino aveva una band – “e così a sorpresa di tutti, come prevede il bello della diretta, mancava la cantante del gruppo”. Quella sera Riccardo, senza conoscere testi nè null’altro, si esibisce con la (ex) band di Pino. “Pronto, prova, uno due tre”… un successo clamoroso che da quella sera a Borlezza si era concretizzato con l’idea di “distruggere il repertorio della band in essere per crearne uno nostro, fatto da zero”, spiega il cantante. Dal 2013, a distanza di qualche anno dal loro primo incontro live sotto ogni aspetto, la band prende il nome di Porfireon e aggiunge due nuovi componenti: Samuele alla chitarra e Gianluca alla batteria. “Il progetto è molto giovane e l’intenzione del gruppo è quella di proporre i Black Sabbath, in veste di cover band”, spiega Riccardo entusiasta di riferire una nota azzardata con cui sono stati definiti: “Meticolosamente pacchiani”. E sarà stato quell’incontro inaspettato a rivelarsi di una genialità assoluta che unisce un genere rock graffiante e haevy metal, in grado di stupire sulla scena con spettacoli alternativi e incomparabili. “Almeno una volta a settimana, ci ritroviamo per poter provare in vista di nuove date”, racconta Pino fiero dei suoi due figli, Samuele e Gianluca, onnipresenti sul palco accanto a lui. “Come su tante sfumature, anche sulla scelta di non fare molte date all’anno siamo tutti d’accordo e soprattutto c’è un motivo: preferiamo farne poche ma di qualità e ottima preparazione”. Specialmente se ai loro concerti si assiste a spettacoli teatrali inscenati da Riccardo che si occupa anche di curare questo aspetto e verso cui non è semplice trovare luoghi “attrezzati per questo tipo di performance”, precisa il cantante. E dopo ogni necessità, c’è anche un mantra da rispettare prima di entrare in scena e… a ognuno il suo: Riccardo scalda la voce in camerino e se si affaccia a quello difianco, può trovare Pino alle prese con esercizi fisici per distendere la muscolatura, Gianluca che “sembra mugugnare”, riferisce scherzosamente Riccardo, Samuele, il fratello di Gianluca che pare sia rilassato ma “di calma apparente si denota” e Roberto solito a svagare mente e mani, lontano dai loro occhi. E a proposito di Roberto, colui che è stato scelto da Pino e Riccardo “per la sua bellezza”, scherza quest’ultimo, ha talento da vendere in fatto di basso e piano: più di trent’anni di esperienza. “Sulla nostra pagina Fb Porfireon Black Sabbath tribute, sono già state pubblicate le prossime date e intanto ne ricordiamo qualcuna: 6 febbraio al Blue Rose Saloon (Bresso- MI), 19 marzo all’ American stable (Vidigulfo -PV), 26 marzo Rockontheroad (Desio – MB) e 21 maggio sempre Rockontheroad (Desio – MB)”. Avete già segnato gli appuntamenti in calendario?
Comments are closed, but trackbacks and pingbacks are open.