I maestosi lampadari del Palace Hotel sarebbero potuti rimanere anche spenti nel giorno della Liberazione. A illuminare il salone della famiglia alberghiera dei Batani, ci hanno pensato i protagonisti del giornalismo italiano e del mondo. Un ricco buffet nella dimora dei Batani ha scatenato i fotografi già all’arrivo di illustri personaggi del mondo dell’industria e spettacolo, riuniti per il grande evento di Milano Marittima. Le facce della carta stampata e quelle del video si sono incontrate con più grandi impresari internazionali, rendendo il ricevimento stellato ancora più gradevole delle ostriche e del pesce fresco. E’ stata un’ occasione importante per parlare e sentir parlare di lavoro, della realtà di un territorio, di televisione, di politica…
Il direttore del QN (parte nazionale comune a Il Giorno, Il Resto del Carlino e La Nazione) Andrea Cangini, ha ricevuto la spilla dalle cinque stelle in oro bianco, insieme a Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera, Myrta Merlino, giornalista e conduttrice dell’emittente La7, Antonio Di Bella, direttore Rai News e Annette Ruebesamen cronista tedesca e inviata del quotidiano Welt am Sonntag. Quest’ultima ha risposto prontamente alla domanda di Giletti su “cosa avrebbe fatto la Merkel in Sicilia”, dicendo che “innanzitutto una come lei nell’isola italiana non sarebbe stata eletta”, guadagnandosi così un “clap clap” unanime dai tavoli presieduti da industriali e vip. Un centinaio all’appello di Laura Batani, figlia del padrone di casa recentemente scomparso, Tonino Batani, divenuto l’icona dell’imprenditoria romagnola. Un uomo che dal nulla ha costruito un impero e che aveva un debole per Valeria Marini, detta da lui “la burrosa”. E chi poteva essere la madrina del Premio Cinque Stelle? Si è fatta attendere ma quando è arrivata l’intera sala l’ha acclamata a lungo, come il pubblico del Bagaglino quando aveva occhi solo per lei.
Biondissima, con punti luce a forma di fiori tra i riccioli, le sue forme erano sigillate in un vestito in pizzo nero che lasciava spazio al prosperoso dècolleté e alla schiena nuda. Valeria e il suo compagno, Patrick Baldassari, erano seduti al tavolo dove, oltre a me, c’era Edoardo Raspelli, critico gastronomico (il primo ad applaudire al “Buonasera e benvenuti di Giletti”), Bruno Piraccini, amministratore delegato di Orogel e consorte. Una volta ripresisi dal bagliore della creatrice di lingerie e ideatrice del nickname “Baci stellari”, tra un antipasto e l’altro, Massimo Giletti ha attivamente commentato con le stelle al giornalismo volto alla sua undicesima edizione, i rischi e pericoli della carta stampata, le nuove frontiere dell’informazione web e social, sfoderando inevitabilmente assi dalla manica rispetto alla politica e giustizia italiane. Presenti anche Giorgio Squinzi, presidente uscente di Confindustria, Giuseppe Tassi, direttore del QS Sport, il condirettore de Il Giorno Giuliano Molossi, Evelina Christillin, il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e l’assessore regionale al turismo e ancora il presidente del consorzio Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Enrico Corsini, il segretario nazionale dell’Ordine dei giornalisti Paolo Piero Pirovano. Tra le cinque stelle 2016, Giancarlo Mazzuca, direttore de Il Giorno ha ricevuto un riconoscimento, avvenuto prima della sfilata di gioielli indossati da splendide creature in abiti da sera. Direttamente dalla Maison Bartorelli, in anteprima mondiale la nuova collezione della prestigiosa orologeria A. Lange & Sohne, rappresentata sui polsi di modelli da calendario. Una grande festa sostenuta da sponsor quali Maserati, Federventi, Vini Celli, Consorzio Parmigiano Reggiano e molti altri che hanno mostrato il loro affetto al padrone di casa, Tonino Batani.
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