Arriva il giorno in cui ti proietti in un’idea, un momento in cui giochi con i pixel e quasi per magia si materializza quello che è ‘solo’ un pensiero fermo nella testa.
No.
Nella mia testa, il mio pensiero balla, e balla forte…
Un desiderio di far sconfinare le emozioni oltre uno schermo freddo composto da semplici input di conteggio binario.
Così cresce dentro me la voglia di fermare tutto, nero su bianco.
Ma non le mie idee, non le mie opinioni, non la mia creatività. Sono fermamente convinta che si possa imparare da chiunque, perché qualsiasi individuo porta con sé un buon bagaglio di vissuto. Quello che contraddistingue l’uno dall’altro è l’esperienza, l’intenzione e la passione, che in un solo termine si chiama unicità.
Il mio desiderio è quello di dare spazio a chi ha un’idea in tasca, a chi porta come esempio la propria esperienza, a chi ha davvero qualcosa da dire. E a chi fa la differenza.
Ed è per questo che il mio scrivere non è vincolato alla struttura di un articolo, eccezione fatta per “Le canzoni d’autore non muoiono mai” a cui io tengo particolarmente perché è stato il ‘La’ di questo mio progetto. Le mie parole si liberano all’intervista proprio perché vuole essere messa in risalto la voce degli intervistati e non il mio pensiero.
C’è molta sete di idee, di innovazione e di cambiamento. Si parla di dare spazio ai giovani, ai meno giovani e agli artisti.
Io, lo spazio per un’opportunità faccio davvero fatica a trovarlo.
E’ per questo che nasce Note in vista a 359 gradi.
Poi se ne può sempre discutere.
Sempre e solo sorridendo.
Buona lettura…
Maya Erika
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