Stefania Rossini è mamma di tre bimbi e moglie di un operaio.
Chi è Stefania Rossini, oltre ad essere una Blogger molto green?
Stefania Rossini principalmente è una mamma. Poi è una donna tutto fare, a 360 gradi: se c’è bisogno di fare l’orto si fa l’orto, se c’è bisogno di fare la torta si fa la torta, e così se c’è da aggiustare un paio di pantaloni.
Insomma, è tutto.
Io cerco, nel mio piccolo, di imparare, di essere indipendente il più possibile e di non dimenticare, comunque, la condivisione con gli altri.
Indipendente sì, ma cooperante con le altre persone.
‘natural-mente-Stefy’ è il tuo blog seguitissimo.
Perché hai deciso di aprirlo?
Chi sono le persone che ti seguono maggiormente?
Inaspettatamente è seguitissimo.
Ho deciso di aprirlo semplicemente perché tante amiche, nel web, mi chiedevano informazioni sulle mie ricette e sulle mie auto-produzioni.
Io non riuscivo a gestire tutte le mail e le richieste.
Una ragazza mi ha consigliato di aprire un blog ed io, che non sapevo neanche da che parte cominciare, una sera, da sola, clicca uno, clicca due, e sono riuscita a crearlo.
Anche il titolo è stato istintivo: ‘natural’ deriva da naturale, ‘mente’ è naturale con la mente e ‘stefy’ sono io.
Alla fine è tutto nato per caso.
Un diario mi sembrava un’alternativa troppo asettica, solo per me, un quaderno degli appunti, del quale ne avrei usufruito solo io. Mi sembrava molto limitante, perché se potevo spianare la strada a tante persone, e con la mia esperienza, a far evitare gli errori e ad ottimizzare il loro tempo… ben venga!
Per cui ho deciso di mettere tutto nel web, a disposizione gratuita di tutti.
Effettivamente, in pochissimo tempo, tantissime persone hanno iniziato a seguirmi: c’è la nonna, c’è il papà, la maggior parte penso siano mamme come me, un po’ da tutta l’Italia, e anche dall’estero.
‘VIVERE IN 5 CON 5 EURO AL GIORNO’ e ‘CUCINARE GUADAGNANDO IN SOLDI E IN SALUTE’ sono i tuoi libri di grande successo.
Il concetto è un po’ quello di vivere con poco, ma non di poco.
Ci racconti qualcosa di questi libri?
Anche questi libri sono arrivati per caso.
Il mio editore ha visto il blog. Lui stava cercando una persona che racchiudesse la decrescita a 360 gradi, e che si auto-producesse un po’ in tutto. Mi ha contatta. E’ bastata una mail per scrivere un libro che potesse dare una mano alle persone.
Da piccola sognavo questo. Io non ho studiato e non avevo le capacità per scrivere un libro. Capivo che il mondo dell’editoria non era così semplice, ma non mi sono mai nemmeno posta il problema dello scrivere un libro, con chi e perché. Era un sogno. Non era dimenticato, ma non facevo nulla per realizzarlo. Era lì, sapendo che, comunque, non ne avevo le possibilità.
Alla fine è arriva la proposta.
Il primo libro è stato senza la totale esperienza: ho messo tutto quello che avevo nel cuore, quello che facevo io in quel periodo.
Da quando l’ho scritto sono cambiate tante cose: le ricette, che le ho modificare, delle cose le ho abbandonate, mentre altre le ho reinserite.
Insomma, c’è un po’ tutta la mia vita.
Dopo una settimana dall’uscita del libro, l’editore mi ha telefonato chiedendomi di ‘metterne giù’ un altro, però questa volta di ricette.
Io non volevo fare il copione del primo, e di libri di ricette ce n’erano già talmente tanti, anche scritti da personaggi famosi che non sanno nemmeno prendere in mano il cucchiaio, ma che scrivono libri di cucina.
Ritenevo che non ne serviva uno in più, sarebbe stato inutile.
L’editore mi ha chiesto di pensarci perché per lui non era totalmente vano, dato che le persone che mi seguivano sul blog, mi contattavano anche per le mie ricette e per come cucinare con poco.
Ho messo insieme i piccoli trucchetti che utilizzo durante la mia quotidianità, per risparmiare, tenendo sempre in considerazione, in primis, la salute perché siamo quello che mangiamo, e se introduciamo alimenti nutrizionalmente sani e corretti, stiamo bene anche noi.
Alla base della Salute c’è la nostra positività interiore e il cibo.
Secondo me.
Cosa regala la natura?
Tutto! La natura, se sappiamo vederla, ascoltarla, capirla e rispettarla soprattutto, ci dà tutto quello di cui abbiamo bisogno. Quello che non ci dà la natura è quasi tutto inutile e non indispensabile.
A me personalmente regala la vita, ogni giorno. Io ho sempre le mani nella terra, non riesco ad utilizzare i guanti e chi se ne frega delle unghie rotte!
Ogni giorno vado a raccogliere i suoi frutti.
Dobbiamo solo imparare a rispettarla.
Riscoprire valori e pratiche antiche con il PC. Quali sono le parole chiave o il ‘segreto’ per utilizzare al meglio la tecnologia e le risorse che abbiamo a disposizione?
Io non so usare le nuove tecnologie, però utilizzo molto i motori di ricerca. L’auto-produzione è un lavoro di ricerca anche sul web, perché comunque c’è tantissimo da imparare e ci sono altrettante informazioni utili, bisogna selezionarle e capire quali sono per noi, e quali invece non ci servono.
Di questo fanno parte anche riciclo e baratto.
Sembra che tutto questo sia una novità.
Perché vivere sano e frugale, stupisce così tanto?
Perché si sono persi, negli ultimi decenni, i valori.
Stupisce perché siamo troppo succubi del mondo moderno, non abbiamo più la nostra opinione personale e ci affidiamo troppo spesso agli altri. Vogliamo far parte di un gruppo, e spesso vuol dire annullarsi per cercare di assecondare tutti, o una gran parte, altrimenti veniamo additati. Per questi motivi, tornare alle pratiche antiche sembra essere medievale, che non vada bene per il PIL e per chi ci vuole schiavi; ci sono molte critiche e c’è l’idea che tutto questo sia strano, e di conseguenza non deve essere fatto. Ma chi ce lo dice? Chi ci vuole schiavo, chi ci vuole dominare e chi ci guadagna.
Porsi delle domande, secondo me, è fondamentale.
Per non continuare ad essere schiavi di queste persone che hanno un nome, un cognome e un indirizzo.
I nonni avevano poco e chiedevano ancora meno, noi con tanto non riusciamo neanche a fare poco.
Chiamiamolo per un attimo ‘stile di vita umile’ o meglio ancora ‘valore allo stile di vita’.
Mahatma Gandhi disse: “Sii tu il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo”
Qual è la sua opinione in merito?
Questa frase è l’inizio del mio primo libro.
Vorrei far capire che ogni persona ha un grandissimo potere e troppo spesso ci perdiamo pensando ‘Io da solo non posso fare niente, cosa cambia se io faccio riciclo?’. Queste persone non capiscono che cambia tantissimo se ricicliamo, perché lo insegniamo ad altre persone, e chi lo vede lo insegna a sua volta. E’ una catena che non finisce più.
I nostri nonni, forse, hanno odiato queste pratiche, loro realmente non avevano niente da mangiare e dovevano prodursi tutto in casa. La vedevano come una cosa negativa perché era veramente povertà.
Noi abbiamo la possibilità di scegliere, ed è la vera libertà.
Io ho scelto di fare quello che facevano i nostri nonni perché, oltre a farmi risparmiare, mi fa stare bene anche in salute, mi rende molto meno schiava delle altre persone.
Alla mattina, quando dico: “Bambini vado a fare la spesa”, loro, in automatico, sanno che vado nell’orto.
Per cui è essere sovversivi; non vuol dire non rispettare le regole, vuol dire rispettare noi stessi, le altre persone e, sopratutto, il pianeta, la Terra.
Io sono circondata da campi intensivi.
Non possiamo andare avanti così. Quando spruzzano quel veleno indossano maschere antigas, e a venti metri ci sono i miei figli che giocano. Questo è terrorismo, veramente.
Quando i miei figli mi chiedono: “Ma mamma, loro lo sanno cosa stanno facendo?” Penso di si, perché se hanno una maschera antigas addosso, vuol dire che lo sanno, e che lo stanno facendo solo per soldi.
Non è solo colpa loro, ma anche delle multinazionali e delle regole italiane che hanno. Ed è anche colpa nostra, di dove andiamo ad acquistare le cose, perché se noi continuiamo a comprare da loro, è ovvio che continuano, perché hanno maggiore richiesta. Se andassimo tutti a comprare al GAS (Gruppi di Acquisto Solidale) e tutto biologico, non gli daremmo più soldi e, vedendo meno richiesta, si porrebbero delle domande.
Voglia di stare davvero bene: pensi che siamo arrivati oramai alla saturazione del superfluo e la gente ne sta prendendo atto o l’essere vegetariani, vegani e green sia la futile voglia dell’essere a tutti i costi diversi?
No, allora… Io penso che non siamo arrivati allo stremo e la gente non si sta ancora rendendo conto di che cosa stiamo facendo. Essere green, vegetariani o vegani, è semplicemente sensibilità. Ci saranno sicuramente le persone che lo fanno perché va di moda e perché si sentono diverse dagli altri. Sicuramente una parte sarà anche così.
Io invece penso che la maggior parte sia come me, che crede al cento per cento, e fortemente, ma da decenni, in questa soluzione.
Io sono nata praticamente vegetariana, già a sei anni dicevo che non volevo mangiare cadaveri, per cui è proprio qualcosa di personale. Uno può anche diventarlo a 40, 50 o a 60 anni, la consapevolezza arriva in età diverse, in momenti diversi della vita.
Secondo me il 99% ha davvero una sensibilità maggiore, e comunque ha un rispetto non solo per se stesso, ma anche per gli altri.
Movimento della Decrescita Felice (MDF): di cosa si tratta?
Sono persone come me, o comunque che hanno, nel loro ambito specifico, un proprio credo, che cercano di migliorare il quotidiano, e di conseguenza cambiare un po’ tutto l’andamento di questo marciume che c’è in giro. Ci sono diversi punti fondamentali di riciclo e di riuso. E’ un movimento che sembra latente, ma che piano piano si sta espandendo. Viene molto criticato per il termine decrescita, forse se veniva definito ‘movimento della sobrietà’, era meglio, perché la maggior parte della gente lo critica, pensando che vogliamo tornare indietro. E’ esattamente l’opposto: noi vediamo più avanti di quelle persone. È solo che loro non vedono al di là del proprio naso, e quindi devono per forza trovare qualche appiglio per giudicare.
E i Bionieri?
E’ un po’ che non faccio più parte dei Bionieri, perché mi manca il tempo.
I Bionieri credono ancora di più del Movimento Di Decrescita. I pochi Bionieri che ho conosciuto, solo in chat, sono persone che da decenni fanno quello che io faccio adesso, ed è una cosa tranquillamente normale, solo che non sono noti. Sono un gruppo di persone veramente avanti anni luce, facendo cose antiche.
C’è qualche cosa in comune tra la tua giornata tipo e la tua giornata ideale?
E’ identica, è la stessa cosa!
Quello che io sognavo, adesso lo sto facendo e quindi è bello.
Ho avuto questa grande fortuna.
Progetti futuri?
Prima di tutto cercare di fare quello che sto facendo e che ho fatto fino adesso. Il mio grandissimo progetto, che penso sia irrealizzabile per i prossimi anni, è sistemare un piccolo appartamento che ho sotto casa.
Era di mio papà e doveva essere sistemato per lui.
Purtroppo la burocrazia italiana, e una persona in particolare, ci hanno fatto sperperare del denaro per cavilli burocratici inventati e per le solite regole all’ ‘italiana’. Così non l’abbiamo potuto mettere a posto.
Sarebbe un sogno poterlo ristrutturare, ma in maniera ‘ruspante’, molto campagnolo, alla buona, per riuscire ad ospitare amici, semplicemente per condividere il nostro quotidiano.
Quando sono stata a Madrid avevo una traduttrice spagnola, una signora meravigliosa, e siamo state assieme due giorni, quasi 24 ore su 24. Recentemente mi ha contattata per chiedermi se poteva venire da me. Se io avessi avuto questo appartamento, sarebbe stato splendido, perché, ospitandola, avrebbe potuto insegnarmi tantissime cose della sua cultura francese e spagnola, parlando solo in queste due lingue, che avrebbero assimilato con naturalità anche i miei bimbi.
Con questo appartamento, le persone che arrivano a casa mia, avrebbero la loro indipendenza, il loro spazio e la loro tranquillità, e allo stesso tempo potremmo incontrarci per scambiare i saperi e i propri valori.
Questo è il mio prossimo sogno che però, economicamente, è un po’ troppo frustrante, non dico impossibile… mi metterò con martello e scalpello, prossimamente, e comincerò a fare io qualcosa, anche se non sono in grado di fare un tubo. Volere è potere però!
L’ultima domanda la lascio a te: che cosa ti chiederesti?
Perché le persone non credono ancora a questa possibilità di vita?
Perché non aprono gli occhi?
Perché non hanno la voglia e il coraggio di guardare oltre il loro schiavismo?
Io me lo domando ogni giorno.
Anche i miei bambini spesso mi chiedono perché le altre mamme continuano ad acquistare i detersivi o la Nutella. Produrli in casa, costa meno e ci vuole anche poco tempo.
Questa è la sensibilità e l’ingenuità dei miei bambini, che danno le cose per scontato e si chiedono : ‘Perché bisogna comprarlo, quando possiamo farlo noi?’
Io mi sono esposta per uno scopo solo: riuscire a condividere e cercare di fare capire alle persone, almeno su quello che faccio, che io non sono né un extraterrestre e né una super mamma. Non sono niente di più di una qualsiasi altra persona che incontri per strada.
E’ tutto facile e semplice da fare, ci vuole solo la voglia e la pazienza, piano piano, di imparare, perché, alla fine, anche queste cose vanno imparate.
Ma tutto veramente semplice. E’ l’inizio che è difficile, poi quando uno parte, vuole continuamente imparare e fare.
Speriamo che questi piccoli messaggi arrivino a far riflettere.