Lunedì 23 maggio al ristorante 4 Cento di Milano in Via Campazzino 14, l’associazione Italia Pro Nepal ha dato il benvenuto ai suoi volontari (e venturi), per dare il loro contributo alla terra colpita dal terremoto.
L’unione fa la forza. Da sempre. Edoardo Stoppa da otto anni presiede l’organizzazione Onlus Italia Pro Nepal, apartitica e laica, nata nel 2007 da un’idea concepita con uno stretto gruppo di amici e sostenitori. “Viaggiare, ricercare, venire a contatto con le realtà più disparate, sono i motori che hanno spinto Italia Pro Nepal ad entrare a stretto contatto con mondi molto lontani dal nostro: realtà esotiche, stupende, mistiche ed affastinanti da un lato, estremamente bisognose di supporto e di aiuto dall’altro. Essere parte di Italia Pro Nepal, significa possedere una forte predisposizione verso il prossimo, una forte determinazione a concretizzare i propri obiettivi e soprattutto la volontà di mettere le proprie conoscenze e capacità al servizio dell’associazione a titolo assolutamente gratuito”. A scandire le parole della loro missione, a fine presentazione sul loro sito italiapronepal.com ci pensa Voltaire, filosofo del ‘700 con “dal nostro primo passo nel mondo dipende il resto dei nostri giorni”. Lunedì 23 maggio, alla grande festa della giovane Onlus di Stoppa, regnava la beneficienza e la benevolenza verso chi è meno fortunato e non si è fatta chiamare due volte: amici e curiosi della nota coppia di Striscia, l’amico degli animali e la sirenetta di Paperissima, hanno partecipato al momento di condivisione volto a ricordare gli aiuti devoluti al Nepal. “Vi ringrazio a nome mio e di Juliana per essere qui con noi questa sera”, introduce il padrone di casa e miglior amico degli animali, Edoardo Stoppa; “per me essere qui significa valorizzare quanto grazie al vostro contributo, sia stato fatto nella terra dove solo un anno fa c’è stato un forte terremoto…”. Stoppa ha preso parola dopo un buffet, disponibile anche per palati vegani, del ristorante 4 Cento di Milano, in cui ha invitato alcuni dei volontari della Onlus, per raccontare più da vicino il supporto concreto e tangibile realizzato “on the road”. Uno dei ragazzi premette che “non sarò prolisso nel descrivere tutti i particolari di questo viaggio, dove peraltro verrà anche Edoardo il prossimo 5 giugno, ma vorrei riferirvi che la vostra sensibilità ha reso possibile la costruzione di ben due villaggi, a Pokhara, la seconda città più popolosa del Nepal”. Italia Pro Nepal è prevalentemente attiva a Pokhara, dove contribuisce economicamente e festivamente alla gestione della “Farmer House” di Sarangkot, punto di riferimento della zona, dedicato ai bambini orfani o bisognosi di aiuti. Una vigorosa dimostrazione d’affetto, pervenuta dalle famiglie che durante l’aperitivo scambiavano chiacchiere con vicini più o meno noti, come Edoardo Raspelli il critico gastronomico e i bambini in festa tra le musiche folkloristiche. Un teatro in cui musica e banchetti presenziavano per condividere la gioia di donare vita a oltre 25mila bambini che ancora oggi perdono la vita nel mondo e che Edoardo Stoppa, da sempre in prima linea nella difesa sugli animali e vite in generale, ha ribadito più e più volte. La musica allegra scandiva le ricevute che l’associazione emetteva verso chi compiva gesti di pura solidarietà e altruismo, tanto da fotografarsi nel momento della devoluzione.“Sul banchetto accanto a noi, abbiamo in palio magliette autografate dalla squadra del Milan e altri gadget per favorire anche un piccolo contributo”, spiega il portavoce di Italia Pro Nepal che quando cede il microfono alla compagna, Juliana raccomanda di “mandare gli uomini in viaggio e le belle donne restano qui con me…”, lei piacevolmente gelosa del suo volontario preferito da cui aspetta il secondo figlio.
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