Attore e noto personaggio televisivo, Antonio Zequila è anche scrittore. Un anteprima del libro appena uscito, scritto da colui che l’ha iniziato tanto tempo fa e pertanto preferisce non ricordarne (apposta) l’età.
“Il pescatore di Amalfi”. Un titolo curioso. “Sì, riprende un pò la storia che vissi da bambino. Andavo a pescare e mi appassionava molto, sicchè col tempo notai una certa analogia tra le donne che si conquistano con l’amore, fiori e passione e l’amo che pesca il pesce”. A questo proposito, che rapporto ha col genere femminile? “Beh, sicuramente la naturalezza e galanteria conquistano, probabilmente come uno spiccato senso dell’ironia. Per giunta, credo che il bell’aspetto, unito alla simpatia stessa, siano i favoriti dalle donne”. Tornando, invece, alla trama del suo primo libro pubblicato il 30 marzo, cosa può dirci? “L’avevo cominciato un bel pò di anni addietro, dal momento in cui ho pensato di voler raccontare la mia vita. Da sempre, Antonio Zequila, oggi cinquantaduenne, è stato un ragazzo modesto e dalla semplicità visibile, Una vita particolare e alle volte avversa, di un uomo che dal suo debutto in tv, nel film Delizia (1987) alla soap opera di Centovetrine, ha avuto e perso altrettanto. Antonio Zequila ha debuttato in teatro nel ’91 con lo spettacolo dell’anno ed è stato testimonial di spot pubblicitari. Altrettanto noto per aver partecipato alla terza edizione dell’Isola dei famosi, divenne il protagonista furioso della lite con Pappalardo. Liti e abnormi litigate di cui Zequila parlerà nel suo libro Il pescatore d’Amalfi, spiegando quanto sia importante “non mollare mai, nonostante tutto”. Come mai la decisione di rendere pubblica tutta la sua storia di vita? Facendo televisione, mi rendo conto che l’immagine che arriva dall’altra parte dello schermo è parzialmente o alle volte completamente distorta. Per questo motivo, ho sentito fortemente la necessità di dovermi raccontare, difatti in questo libro, troverete l’essenza di Antonio Zequila, raccontato sin da bambino con la canna da pesca in mano, passando alle problematiche vissute, alle quattro donne più importanti”.
Non tralascerà, però, una parte fondamentale dedicata alla malattia, fortunatamente sconfitta, della madre di Antonio Zequila. “Il ricavato verrà devoluto alla Fabbrica del sorriso, considerato che grazie agli aiuti, mia madre è riuscita a superare un ostacolo difficile”. Un autobiografia che si mette a nudo, più di quanto dall’apparenza in televisione non si possa vedere. Prossimi progetti? “Uscirà a breve una fiction di cui farò parte. Di quale si tratterà? Sicuramente a settembre lo vedremo nella quarta stagione de Il Bello delle donne.
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